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  • 25 Novembre 2013
    - Veneto Sviluppo comunicato stampa

VENETO SVILUPPO A FIANCO DEL RILANCIO DI ACC COMPRESSORS

La finanziaria regionale delibera il prestito ponte per immettere nell’azienda della Valbelluna la liquidità necessaria al prosieguo dell’attività d’impresa.

È stata deliberato questa mattina durante una seduta urgente e straordinaria del Cda della finanziaria regionale Veneto Sviluppo S.p.a. il finanziamento ad Acc Compressors Spa di Mel in provincia di Belluno, l’importante realtà aziendale bellunese che dal 1960 produce compressori per elettrodomestici e che si trova ormai da agosto 2013 in amministrazione controllata, secondo i dettami del D.Lgs. 270/1999, conosciuto più semplicemente come “Prodi Bis”.
Il Cda di Veneto Sviluppo presieduto da Giorgio Grosso ha deciso di erogare quindi una somma pari a poco meno di 500.000 euro, rendendosi cessionaria pro solvendo del credito IVA aziendale e permettendo così ad Acc Compressors di disporre immediatamente della liquidità necessaria al prosieguo delle vita aziendale.
Un provvedimento quello istruito dalla finanziaria regionale inquadrabile e considerabile come intervento di «finanza ponte», nell’attesa che il pool di istituti di credito coinvolti nella vicenda possa erogare la somma necessaria al perseguimento degli obiettivi delineati nel Piano Industriale di riassetto e rilancio di ACC.
Una decisione che nell’intenzione di Veneto Sviluppo permetterà ad ACC di dotarsi della liquidità necessaria per pagare gli stipendi di settembre, per riattivare il processo produttivo e per evadere una buona parte del portafoglio ordini, favorendo quindi il ripristino dell’attività aziendale e cercando di arginare le problematiche socio-territoriali di per sé già complesse.
“Cerchiamo con questo intervento straordinario di dar seguito agli sforzi anticrisi messi in campo dalla Regione Veneto, in primis dal Governatore Luca Zaia e dall’assessore Elena Donazzan, - spiega il Presidente di Veneto Sviluppo Giorgio Grosso – finalizzati ove possibile a sorreggere realtà come quella di ACC, che conta quasi 620 dipendenti e che si colloca all’interno di un contesto industriale formato da soggetti fortemente interdipendenti, nel quale l’indebolimento, o peggio ancora il venir meno, di uno degli anelli della catena avrebbe conseguenze sulla competitività di tutta la filiera, mettendo in crisi gran parte del tessuto produttivo locale.”
“Con questa anticipazione di liquidità abbiamo inteso incrementare le azioni del processo di re-start di un’azienda in cui crediamo molto, – prosegue e conclude il Presidente Grosso – attendendo fiduciosi gli sviluppi dei prossimi giorni concernenti l’apporto di finanza da parte delle banche, finalizzato a riportare in una situazione di sicurezza l’azienda, nonchè la contestuale apertura del processo di individuazione dei possibili acquirenti”.