-
01 Marzo 2012- Veneto Sviluppo informa
COSTITUITO IL TAVOLO DELLE FINANZIARIE REGIONALI A CAPITALE MISTO
Le Finanziarie regionali a partecipazione mista hanno aperto un dialogo su temi comuni, per proporsi in maniera unitaria nel confronto con enti e istituzioni nazionali. E' questo il risultato dell'incontro promosso da Veneto Sviluppo tenutosi a Firenze nei giorni scorsi, che ha visto riunite altre quattro Finanziarie per il sostegno della piccola e media impresa: l'umbra Gepafin, l'abruzzese Fira, Banca Impresa Lazio e la Fiditoscana. L’incontro, sottolinea il presidente di Veneto Sviluppo, Marco Vanoni, ha rappresentato l’occasione per un confronto su problematiche condivise e per la verifica della possibilità di costituire un “tavolo” che possa essere un riferimento per interloquire con diversi enti e istituzioni, quali ad esempio i Ministeri, la Conferenza Stato-Regioni, la Fei/Bei, le associazioni di categoria, l'Abi, il Fondo di Garanzia, l'Ismea/Sgfa, la Sace. Al termine dei lavori è stato dato vita a un coordinamento il cui scopo principale è offrire alle piccole e medie imprese tutti gli strumenti necessari per uscire dal momento di impasse che il sistema economico sta attraversando. Questo, senza dimenticare che non è sufficiente concedere solo gli strumenti perché le aziende possano disporre di maggiore liquidità: serve anche una fattiva collaborazione da parte dei Confidi e delle Associazioni di categoria per comprendere a fondo le reali esigenze presenti sul territorio. E occorre svolgere anche una sorta di ruolo di consulenza, per poter mettere a punto Fondi mirati per intervenire in maniera efficace e puntuale.
Nel corso della riunione di Firenze è stata approvata anche la proposta che le Finanziarie si interessino di altri due temi strategici che interessano direttamente le Pmi, il settore energia e le utilities.
«Il tavolo di concertazione – riprende Vanoni – intende creare quelle sinergie che consentano di fare “fronte comune” nei rapporti con il Ministero per lo Sviluppo economico e per portare ai più alti livelli governativi le problematiche che interessano le Pmi.Non solo: il coordinamento intende mettere a punto progetti di garanzia utili alle imprese, offrendo ogni tipo di supporto al Fondo di Garanzia centrale, affinché nel nuovo decreto sul Fondo vengano inserite norme su controgaranzie e co-garanzie che tengano conto delle esigenze reali delle aziende. E vanno potenziati anche tutti gli strumenti di accesso ai finanziamenti,in forma di garanzia o di assunzione di partecipazione nelle Pmi, in coordinamento con gli strumenti di natura pubblica nazionali».
Da ultimo, ma non certo secondario, l'iniziativa vuole andare ad intervenire anche sul Fondo italiano di investimento, il Fii: «E’ opinione comune delle Finanziarie a partecipazione mista che sia indispensabile avviare un Fondo per le Pmi con un target ridotto, in modo da poter intervenire a favore di tutte quelle aziende che sono escluse dall'attuale Fondo».