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19 Maggio 2020- Veneto Sviluppo comunicato stampa
BILANCIO 2019: SALE L'UTILE D'ESERCIZIO E PARTONO DUE NUOVI FONDI.
Utile a + 26% rispetto al 2018 e 40 milioni di Euro destinati ai due nuovi Fondi per equity e minibond a favore delle PMI.
L’assemblea di Veneto Sviluppo Spa, la Finanziaria Regionale del Veneto, ha approvato ieri il bilancio dell’esercizio 2019 - il settimo consecutivo in attivo per la società - che registra 845 mila Euro di utile (+ 26% rispetto alla chiusura 2018), riassestandosi così sopra i valori medi del biennio precedente.
Un risultato che incrementa la base dei ricavi, consolidando e sviluppando ulteriormente il nuovo percorso della Finanziaria Regionale, ideato e strutturato dal 2017 e sempre più orientato all’incremento di nuovi business complementari rispetto alla gestione dei fondi agevolativi per finanziamenti e garanzie pubbliche.
Un attivo di bilancio rafforzato da un’ulteriore riduzione delle spese del 12,7% rispetto all’anno precedente (-431 mila Euro), contenendo al meglio i costi del personale e quelli esterni: un’efficienza gestionale pianificata dal management, che ha permesso a Veneto Sviluppo di risparmiare un totale di 1,6 mln di Euro nell’ultimo quadriennio (-35% dal 2015 al 2019).
La sistematica attività di contenimento dei propri costi di funzionamento ha così consentito al socio di maggioranza Regione Veneto, per il secondo anno consecutivo, di beneficiare di una significativa riduzione delle commissioni per la gestione dei fondi in dotazione alla finanziaria (- 12,5% rispetto al 2018), risparmiando complessivamente 860 mila Euro in un biennio.
I risultati di esercizio in attivo sono stati ottenuti mantenendo comunque inalterata l’efficacia degli strumenti (principalmente delle garanzie e delle riassicurazioni del credito) utilizzati per il sostegno alle PMI nell’accesso al credito, per esigenze di riequilibrio del circolante e per operazioni di supporto agli investimenti nell’interesse del tessuto produttivo regionale.
Anche nel 2019 è stato positivo l’impatto delle operazioni agevolate, con particolare riferimento ai finanziamenti garantiti e riassicurati. Alla data del 31 dicembre 2019 le imprese venete che hanno beneficiato di operazioni di finanziamento e garanzia agevolata ancora in essere sono in tutto 10.586, per un valore delle corrispondenti operazioni di circa 967 milioni di Euro.
Il comparto delle partecipazioni societarie (28 per un valore totale di circa 43,5 mln Euro) si è arricchito dell’investimento di 10 mln € nella multinazionale Maschio Gaspardo S.p.a., effettuato a novembre dello scorso anno e che ha permesso a Veneto Sviluppo di detenere a oggi il 17% del capitale del gruppo padovano, leader internazionale nella produzione di attrezzature agricole.
Le partecipazioni hanno fornito alla Finanziaria Regionale anche nel 2019 un ulteriore apporto positivo, sia attraverso i plusvalori realizzati dalla dismissione di asset partecipativi - in primis la cessione della partecipazione detenuta in Interplanet S.r.l., provider vicentino di servizi per le telecomunicazioni che ha generato una plusvalenza per circa 450 mila Euro - che dagli incassi da dividendi generati dalle partecipate per un totale di ca. 1,1 mln di €.
Ma le due linee di intervento rivelatasi maggiormente innovative per lo sviluppo del ruolo di partner delle imprese di Veneto e Triveneto, sono state quelle ottenute tramite gli investimenti del “Fondo Veneto Minibond” e del “Fondo Sviluppo PMI”, due strumenti operativi ideati e sviluppati dalla finanziaria proprio per accrescere la competitività delle aziende sui mercati, in un’ottica di forte spinta all’innovazione dei prodotti e dei processi aziendali e nella prospettiva di sviluppo nel mercato domestico, ma soprattutto nei mercati internazionali. Due Fondi che ora passano alla loro seconda fase operativa di ulteriore promozione e sviluppo: dopo il successo registrato con i primi fondi di mercato dedicati ai Minibond e al Private Equity, la “fase 2” prevede il lancio di nuovi strumenti con una dotazione ampiamente incrementata per entrambi i comparti, così da ampliare il cluster di aziende beneficiabili e, nel contempo, il taglio medio del singolo intervento.
Per quanto attiene al “Fondo Veneto Minibond”, Veneto Sviluppo è l’unica finanziaria regionale italiana – al terzo posto per operazioni fra i primi 17 arranger e investitori nazionali - che è riuscita a utilizzare al meglio questo canale alternativo di finanza per l’impresa, affinandolo nel tempo e facendone uno strumento strategico per il sostegno al tessuto imprenditoriale veneto, in particolar modo nei settori manufatturiero, del turismo e dei servizi tecnologici.
Le operazioni concluse nel 2019 e all’inizio del 2020 a beneficio di altrettante aziende venete sono state 12, portando così a 23 il totale delle iniziative dall’attivazione del Fondo a fine 2016, per un valore complessivo degli investimenti pari a 85,5 mln Euro.
Veneto Sviluppo ha così esaurito la dotazione iniziale di 24 mln euro e si appresta a rendere operativa già da maggio 2020, sempre in partnership con la Federazione Veneta delle BCC, la “fase 2” del Fondo stesso, che aumenterà la sua provvista fino a 48,5 mln €.
Un ulteriore investimento che porta a 20 milioni l’impegno complessivo di Veneto Sviluppo su questo strumento rivelatosi molto utile per le PMI regionali ad alto potenziale di sviluppo, che sono state supportate dalla Finanziaria Regionale sia nella fase organizzativa dell’emissione, sia in quella di investimento vero e proprio.
Fvs Sgr, la società di gestione degli investimenti in equity per le imprese di Veneto e Friuli Venezia Giulia da fine 2017 controllata totalmente da Veneto Sviluppo, ha invece registrato - attraverso gli impieghi del proprio “Fondo Sviluppo PMI” - 143 mila € di utile nel 2019, grazie ai 6 investimenti in portafoglio e alle 2 operazioni in corso di completamento. FVS Sgr ha evidenziato una buona capacità di selezione ed esecuzione delle opportunità di investimento e, con i due disinvestimenti realizzati nei primi mesi del 2020 con largo anticipo rispetto al periodo convenzionale (solitamente 5 anni), ha già realizzato un significativo ritorno sugli impieghi, con una plusvalenza totale per gli investitori del Fondo Sviluppo PMI di 7,9 mln euro.
Nello specifico si tratta della vendita della totalità delle quote detenute in PA Group di Udine, attiva nel settore dell’Information & Communication Technology, alla società quotata Retelit Spa, dove a fronte di un investimento iniziale nel 2017 di ca. 7 Mln di euro sono stati ricavati con la cessione 11,5 mln € e della vendita del pacchetto azionario di Exor International (leader nell’automazione industriale e all’avanguardia nelle applicazioni Hardware-Software dell’Industria 4.0) alla multinazionale Panasonic, per un controvalore complessivo di 6,7 mln €.
Entrambe le cessioni sono state fatte a favore di primari operatori industriali, con solidi e specifici progetti di sviluppo delle due società e che hanno previsto di non delocalizzare, né tantomeno di ridurre il livello occupazionale attualmente in essere.
Anche per questa tipologia di impieghi si arriva ora alla seconda fase: le operazioni legate al nuovo “Fondo Sviluppo PMI 2” prevedranno sempre l’acquisizione di quote di minoranza di aziende ad alto potenziale di crescita e prospettive di internazionalizzazione, estendendo però ora anche al territorio del Trentino Alto Adige (oltre a Veneto e Friuli Venezia Giulia) il campo d’azione.
Il “Fondo Sviluppo PMI 2” avrà una nuova dotazione di almeno 75 mln € (quelli del primo erano 50 mln euro), con un investimento diretto della Finanziaria Regionale di 20 mln Euro e prevedrà un massimo di 10 mln Euro di impiego per singola operazione (erano 7 mln € quelli a disposizione nel precedente Fondo).
Il Consiglio di Amministrazione ha infine proposto all’ assemblea di Veneto Sviluppo Spa di non distribuire i dividendi per l’esercizio decidendo di autofinanziare la società, anche alla luce del recente quadro emergenziale che richiede alla finanziaria regionale di supportare, anche con mezzi propri, i fabbisogni delle imprese regionali.
“Nei prossimi mesi - è il commento del Presidente Fabrizio Spagna - siamo convinti ci sarà bisogno ancora di più di una finanziaria solida, pragmatica e funzionale al Veneto, così come si è dimostrata Veneto Sviluppo, anche attraverso gli ottimi risultati di questo esercizio. Stiamo definendo insieme alla Regione Veneto gli ultimi dettagli di un pacchetto di misure di intervento straordinarie per sostenere le imprese venete nel post emergenza sanitaria. Sottolineo inoltre che, soprattutto alla luce del periodo economico che stiamo vivendo, il potenziamento dei nostri strumenti operativi e i nostri investimenti diretti, ideati e organizzati sempre più a misura dell’impresa del Nord-Est, ci permetteranno poi di non lasciare intentati alcuna proposta o progetto realmente validi e percorribili per le aziende.”