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  • 17 Febbraio 2016
    - Veneto Sviluppo comunicato stampa

VENETO SVILUPPO, PRESIDENTE ZAIA: "GIOVANI, GARANZIA IMPRESE E PARTECIPATE, LE ‘MISSION’ DELLA FINANZIARIA REGIONALE"

Non solo garante per il credito alle imprese, ma agente di mercato, ‘soggetto ‘advisor’ e ‘player’ veneto nel mercato finanziario che si sta aprendo con la dismissione delle partecipate pubbliche e il percorso verso la quotazione in borsa delle imprese venete. Sono questi i compiti che il presidente della regione Veneto Luca Zaia ha affidato ai nuovi amministratori di Veneto Sviluppo, incontrati ieri a palazzo Balbi.
Al primo incontro della Giunta veneta con il neo-presidente Massimo Tussardi, il vice Francesco Giacomin e l’intero ‘board’ della società finanziaria, il presidente della Regione (azionista di maggioranza della società finanziaria controllata per il 51% dalla regione e per il 49% dagli istituti di credito) ha allargato la nuova ‘mission’ di Veneto Sviluppo al ruolo di investitore istituzionale.
“I bilanci dei comuni sono allo stremo e la dismissione delle quote di partecipazione nelle multiutilities diventa obbligatoria. Chiedo ai nuovi amministratori Veneto Sviluppo di valutare la possibilità di portarsi in pancia queste quote, perché è compito del pubblico garantire tariffe a prezzi equi e mantenere la governance nel territorio. Se non sarà la finanziaria regionale a comprare, queste quote finiranno nelle mani di altri investitori che privilegeranno obiettivi di mercato”.
Veneto Sviluppo, che nell’ultimo quinquennio ha garantito l’accesso al credito a 15 mila imprese venete, dovrà tuttavia continuare ad essere ‘volano di sviluppo’ per l’economia veneta grazie al proprio ruolo di garanzia. “Il credito alle start up d’impresa e un affiancamento su misura ai progetti imprenditoriali dei giovani devono essere il ‘core business’ della società finanziaria”, ha ricordato Zaia, insistendo in particolare nei settori del turismo, dell’agricoltura e della manifattura che costituiscono il traino dell’economia veneta.
“Ringrazio pubblicamente della fiducia il presidente Zaia – ha esordito il neopresidente di Veneto Sviluppo, Massimo Tussardi – e rivolgo un pensiero di riconoscenza al mio predecessore, Giorgio Grosso, il cui impegno ha permesso il riassetto e il riposizionamento della società, così strategica per arginare gli effetti della crisi e rilanciare il tessuto industriale veneto. Svolgeremo questo incarico con il massimo spirito di servizio, mettendo a fattor comune le specifiche competenze di tutti noi componenti degli organi sociali e del management della finanziaria. Lavoreremo sui fronti aperti e da aprire, sulla base delle indicazioni del socio di maggioranza, con un'attenzione particolare alla ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse agevolate da parte di tutte le provincie venete, in modo da massimizzarne la distribuzione territoriale, a tutto vantaggio del sistema delle PMI".
Ma con una leva finanziaria da un miliardo e mezzo di euro, Veneto Sviluppo può operare da banca puntando a veri e propri investimenti. “Conferiremo alla finanziaria tutte le partecipazioni societarie della Regione – ha annunciato Zaia– e chiederemo di agire protagonista nella dismissioni delle multiutilities. Ci interessa fare un ragionamento di sistema, pensando ad esempio a costituire una holding delle autostrade del Nordest con il Friuli Venezia Giulia, la provincia autonoma di Trento e l’Alto Adige. Non ci interessa comprare ‘pezzetti’ di asfalto, ma arrivare ad una gestione unitaria della rete sinora controllata da Autovie venete, CAV, società Brescia-Padova e Autostrada del Brennero, al fine di garantire l’interesse pubblico, cioè pedaggi sostenibili e investimenti infrastrutturali”.
“Al Consiglio di amministrazione e al collegio sindacale diciamo grazie per la grande responsabilità che si sono assunti – ha concluso Zaia – Voglio ricordare ai veneti che gli emolumenti che percepiranno in questi cinque anni sono poco più che simbolici: non copriranno nemmeno delle spese nel caso di una eventuale contestazione del loro operato".