Skip to main content
  • 18 Gennaio 2016
    - Veneto Sviluppo comunicato stampa

VENETO SVILUPPO: TRE ANNI DI SOSTEGNO ALL'IMPRESA VENETA

Sono oltre 18.600 le imprese regionali che, con diverse modalità, hanno visto il supporto della finanziaria regionale nel triennio 2013-2015

Si conclude in questi giorni il mandato triennale del Cda di Veneto Sviluppo Spa, presieduto dal luglio 2012 da Giorgio Grosso, che ha profondamente rivisitato, aggiornato e rilanciato il ruolo di “partner d’impresa” proprio della finanziaria regionale del Veneto.
Non solo i bilanci nuovamente in attivo dopo anni di perdite (+ 6,8 mln di euro la chiusura del bilancio 2013 e + 4,5 milioni di euro quella dell’esercizio 2014, con un 2015 che nelle attese dovrebbe confermarsi con risultati ancora positivi), ma soprattutto un impegno concreto ed efficace nella strategia di conservazione prima e di rilancio poi del sistema produttivo regionale, attraverso l’impiego ottimale dei fondi di rotazione e dei fondi di garanzia e di contro garanzia e dei fondi per investimenti in equity, lavorando in massima sinergia con i partner istituzionali e bancari e al fianco, in un nuovo sodalizio fortemente proficuo, del sistema dei Confidi veneti.
Un triennio di persistente crisi industriale e produttiva, dove Veneto Sviluppo ha operato prevalentemente per assicurare, soprattutto alle imprese di piccole e piccolissime dimensioni, maggiori possibilità di accesso al credito, condizione essenziale per il mantenimento e lo sviluppo dell’attività aziendale.

Sono state oltre 18.600 le operazioni deliberate nel triennio trascorso a sostegno dell’accesso al credito d’impresa a favore delle pmi regionali, finalizzate sia agli investimenti produttivi che al riequilibrio del circolante; interventi che hanno permesso un afflusso totale di risorse pari a oltre 1,6 miliardi di euro nel periodo, registrando un trend costantemente crescente, in media del 30% in ciascun anno.
Oltre 5.900 i finanziamenti agevolati a tasso zero concessi alle imprese richiedenti, per un controvalore di 700 mln/euro, con un impegno di risorse regionali per circa 350 mln/euro.
Più di 12.400 gli interventi che hanno riguardato i fondi destinati alla riassicurazione del credito, la misura di contro garanzia attivata nel secondo semestre 2013 per sostenere l’intervento dei Confidi a garanzia degli affidamenti al circolante delle imprese, e che nell’esercizio 2015 ha registrato un incremento del numero delle operazioni evase pari al 58%.
Un’azione di supporto diretto a tutta la filiera del credito in Veneto, che ha permesso di salvaguardare, per quanto possibile, il patrimonio imprenditoriale regionale in particolar modo nelle realtà industriali e artigianali del vicentino (destinatarie del 28% degli interventi), veneziano (21%), padovano (16%) e trevigiano (15%).

Dal 2013 è mutato anche l’approccio agli investimenti partecipativi in una logica di merchant, favorendo sempre più da una parte l’ingresso nel capitale delle realtà produttive venete con forte tendenza a ricerca e innovazione (Officine Stellari, Develon e Interplanet nel vicentino, H-Farm a Treviso, Si14 a Padova) e rilanciando dall’altra, con investimenti mirati, anche il sistema delle aziende in crisi - il fenomeno cosiddetto delle “re start-up”- fra le quali la trevigiana Garmont International e la padovana Fonderie Zen.
Per la prima volta inoltre nella storia della finanziaria regionale sono stati investiti 550 mila euro anche per la salvaguardia, il riposizionamento e il rilancio di tre importanti società cooperative (Kuni in provincia di Verona, Consorzio Tabacchicoltori del vicentino e la cooperativa padovana Lavoratori Zanardi). Così le società e le cooperative partecipate nel capitale da parte della finanziaria regionale nei tre anni sono state 15, per un contro valore di investimento pari circa a 12 mln/euro.
Ad oggi il totale delle partecipazioni ammonta quindi a 31 società, una cifra che colloca Veneto Sviluppo, a giudizio degli analisti finanziari, tra i più performanti operatori attivi nel panorama nazionale nell’equity delle imprese.

“Chiudiamo questo triennio con la certezza di aver fatto tutto il nostro possibile per arginare la crisi, sorreggere l’impresa e rilanciare il tessuto produttivo veneto” - ha affermato Giorgio Grosso, Presidente di Veneto Sviluppo. “Siamo riusciti probabilmente a intercettare in tempo una parte importante delle impellenti esigenze delle nostre pmi, intervenendo fin da subito per favorire e garantire l’accesso al credito alle aziende attraverso il sistema virtuoso delle garanzie e delle contro garanzie, per favorirne l’uscita dai gravosi effetti della congiuntura economica con misure anticrisi di nuova concezione come la riassicurazione del credito e i “tranched cover”, con modelli di investimento legati al riassetto e al rilancio dell’industria attraverso gli investimenti in equity, e mediante sperimentazioni riuscite, così come è stato l’anticipo di circa 415 mila euro per la cassa integrazione straordinaria a 87 lavoratori, dipendenti di aziende venete.”